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Quanti di voi hanno giocato a Pokemon Go nell’estate 2016?
Oltre a rappresentare un ritorno all’infanzia per molte persone, questa app si avvale di una tecnologia che sta lentamente ma inesorabilmente prendendo piede a tutti i livelli della tecnologia: la realtà aumentata.
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Ma che cos’è la realtà aumentata?
Secondo Wikipedia si intende “l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.”
In sostanza si tratta di una tecnologia web-based che consente la sovrapposizione di immagini reali e virtuali (utilizzando il cosiddetto overlay) nella visione dell’utente, evitando così che questo debba staccare lo sguardo per ottenere maggiori informazioni: i dati, infatti, sono tutti visibili.
É importante non confondere la realtà aumentata con la realtà virtuale: quest’ultima, infatti, non aggiunge alcuni elementi virtuali alla vista, ma bensì crea un ambiente totalmente artificiale, avvalendosi di tecnologie computerizzate per renderlo credibile e per dare l’impressione di trovarsi veramente immersi in uno scenario reale (provate a pensare ai simulatori di volo o ai visori per videogiochi).
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Prima di fare il suo ingresso nelle app per smartphone, tablet o pc, la realtà aumentata è stata utilizzata in altri ambiti, specialmente quello militare. Nell’aeronautica militare è stata introdotta negli aerei da combattimento sotto forma di HUD (head up display o visore a sovra impressione) per mostrare ai piloti i dati di volo in modo da non dover distogliere lo sguardo.
La prima app a sfruttare la realtà aumentata è stata Layar, un reality browser che, grazie ai dati forniti dal GPS e all’uso dell’accelerometro, permette di ottenere in tempo reale informazioni sull’ambiente circostante soltanto puntando la fotocamera all’oggetto in questione.
I grandi colossi dell’informatica stanno tutti puntando su questa tecnologia: dai Google Glass (i quali, oltre a far accedere ad innumerevoli informazioni, sono anche collegate con lo smartphone, permettendo un’alta e completa interazione) ai Microsoft Hololens (che sfruttano la tecnologia degli ologrammi) o ai Sony SmartEye Glasses.
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É chiaro che la realtà aumentata ha innumerevoli e totalmente innovative applicazioni in svariati settori: proviamo a pensare ad un designer d’interni che può mostrare in tempo reale come tipi diversi di divani si inseriscono in una stanza, oppure a quanto si può arricchire l’esperienza di un utente in un museo o in una pinacoteca.
La realtà aumentata permette di aggiungere una quantità incredibile e personalizzabile di informazioni per il cliente, come ad esempio i dati degli oggetti in vendita nei supermercati (vedere a colpo d’occhio le offerte o i prodotti che non contengono un certo tipo di allergene), oppure la struttura e la composizione di un macchinario in modo da agevolarne la manutenzione o il funzionamento.
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