Secondo una recente ricerca di Linkedin, l’81% delle piccole imprese sono presenti sui social media, e il 94% usa i propri profili per migliorare il proprio marketing (attirare nuovi clienti e costruire il proprio marchio). Con la diffusione capillare dell’uso dei social network, questo dato non può altro che crescere, grazie alla tendenza delle piccole imprese ad usare Facebook e Twitter come le proprie piattaforme principali per la comunicazione, ancor più dei singoli siti ufficiali.
Lo studio di LinkedIn e dati raccolti da SumAll evidenzia come l’uso dei social media sia alla base della crescita prodigiosa di alcune aziende (specialmente quelle che hanno dimostrato un crescita annua sostanziale). Il 91% di queste imprese sostiene che i social media abbiano migliorato la loro presenza online, e circa i tre quarti hanno aumentato il budget per il marketing online e sui social media. Quindi, le piccole imprese che usano i social media assiduamente stanno sicuramente facendo qualcosa di giusto.
Una volta che le aziende creano la propria presenza sui social media, è necessario che capiscano come sfruttare le varie piattaforme per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo tipo di compagnie non possono permettersi il lusso di spendere troppo tempo su ogni aspetto della propria compagnia: Le piccole imprese vogliono essere sicure che il contenuto da loro prodotto sia coinvolgente e d’impatto, e che riesca a circolare sempre più.
Una cosa che i manager e i proprietari delle aziende tendono a lasciarsi sfuggire non è cosa, dove e perché pubblicare, ma il quando. Pubblicare il contenuto giusto è un’ottima mossa, ma essere a conoscenza dell’orario più conveniente nel quale i clienti sono più ricettivi ai post è senza prezzo per le imprese che devono condurre campagne pubblicitarie efficaci.
SumAll.com è una compagnia startup che fornisce informazioni analitiche per piccole aziende fino a colossi come Starbucks e Pandora. L’impresa ha analizzato una grande quantità di dati per determinare gli orari più opportuni per pubblicare i post su varie piattaforme, tra cui Twitter, Facebook, Tumblr, Instagram, Pinterest e Google+. Questo è stato calcolato per ogni piattaforma misurando le reazioni a centinaia di milioni di post diversi, rappresentando aziende di varia grandezza. Le reazioni analizzate sono state “mi piace”, commenti, condivisioni e altre attività similari che rappresentano una specifica azione intrapresa dal ricevente.
La ricerca di SumAll.com ha condensato i risultati nell’infografica sottostante, che illustra gli orari migliori nei quali pubblicare contenuti originali.
Twitter: le persone hanno l’occasione di condividere i propri pensieri o ritweettare nel pomeriggio.
Facebook: la giornata di lavoro sta rallentando e le persone hanno più tempo per controllare il social.
Tumblr: leggere micro-blog su Tumblr richiede più tempo e concentrazione rispetto alle altre piattaforme, per cui è ideale pubblicare al di fuori delle ore lavorative.
Pinterest: i fine settimana sono il momento migliore, perché l’enfasi sul fai da te di Pinterest è adatta per iniziare dei progetti al di fuori della settimana lavorativa.
Una tattica vincente sembra essere il coinvolgimento di persone nel loro tempo libero. Si può cercare di attirare la loro attenzione durante il tragitto casa-lavoro o mentre si preparano a lavorare, durante l’orario del pranzo o la sera.
Le piccole aziende dovrebbero seguire queste linee guida, ma capire inoltre che l’orario può variare a seconda della clientela specifica o dell’industria. Se si sta cercando di coinvolgere studenti universitari, la normale giornata lavorativa dalle 9 alle 17 non funziona. Sperimentare con gli orari può essere una via da seguire, e le piccole imprese possono usare mezzi diversi per pubblicare automaticamente i post e i tweet a orari diversi durante la giornata e nel fine settimana.
Fonte per l’articolo su Entrepreneur.