Gli anziani non apprezzano le confezioni difficili da aprire

Lattine di minestra che si aprono con la linguetta, confezioni di giocattoli con nodi attorcigliati ed altri imballaggi difficili da aprire hanno stufato una 61enne che soffre di artrite. Janice Lascko ha inviato una lettera all’industria dell’imballaggio, tramite Packaging Digest, alla fine di marzo con un messaggio semplice ma enfatico:

>>>smettete di produrre confezioni estremamente difficili da aprire<<<

Questa veterana disabile ammette che i medicinali debbano essere confezionati in maniera sicura, ma il resto delle odiose confezioni è schifezza. Il caso in questione: spesso apre e riconfeziona i giocattoli per i suoi nipoti perché non vuole che li rompano cercando di estrarli dalla confezione.

Non è la prima volta che dei consumatori si sono riuniti contro delle confezioni che non sono semplici da aprire e, siamo onesti, non sarà l’ultima. Ma Janice, parlando a nome della sua generazione, stabilisce un ultimatum: “Non compreremo più i prodotti che non riusciamo ad aprire facilmente.”.

Offre, però, una soluzione: “Assumete anziani con l’artrite per aiutarvi a sviluppare delle confezioni adatte a noi”. Si può aggiungere che probabilmente ci sono molti anziani, con o senza artrite, che verrebbero consultati volentieri sulle proproste di packaging, e gratis.

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Di seguito la lettera nella sua interezza:

30 marzo 2015

Industria del packaging

Egregi ingegneri del confezionamento,

 sono una veterana disabile di 61 anni, e nonostante stia ancora lavorando, soffro di artrite reumatica nelle mani. Avendo una laurea in gestione aziendale e marketing, capisco la vostra esigenza di esagerare con la confezioni: penso sia il momento, però, di condividere con voi ciò che penso…

 >>> smettete di produrre confezioni estremamente difficili da aprire<<<

 Tutto dalle lattine di minestra che si aprono con la linguetta, le confezioni a bolla che richiedono un seghetto per venire aperte, liquidi in bottiglia con una minuscula linguetta per l’apertura. Non potete nemmeno immaginare quanto sia frustrante per noi anziani, o per chi abbia una disabilità, o francamente per chiunque debba sprecare tempo per trovare un modo per aprire queste odiose confezioni. Per i giocattoli, sprecate denaro per tener ferma una semplice bambola con delle fascette, o per applicare ai vestiti quelle minuscule etichette per il prezzo che, una volta ritagliate, non si riescono più a trovare e vengono mangiate dal cane.

 Cerchiamo di essere ragionevoli: non lo troviamo divertente. Ho una dozzina di tagli sulle mani per aver cercato di aprire svariati tipi di confezioni. Quando dò dei regali ai miei nipoti con delle fascette o dei nodi attorcigliati, apro prima la confezione e reimpacchetto il giocattolo in maniera che l’apertura sia più facile, rendendo meno probabile l’eventuale rottura del giocattolo durante l’apertura.

 State esagerando in maniera ridicola. Certo, confezionate i medicinali come l’aspirina in modo sicuro ma seriamente, il resto è un’idiozia. Non compro più prodotti che sono difficili da aprire. State quindi perdendo denaro perché non riesco ad aprire le vostre confezioni. Un semplice cartoncino va bene. possiamo usare gli apriscatole perchè aprire delle lattine di minestra o cibo per cani con una linguetta ci taglia le dita. Assumete anziani con l’artrite per aiutarvi a realizzare delle confezioni per noi, perchè se non riusciamo ad aprirlo non lo compreremo.

Rispettosamente,

Janice M. Lascko

 

Fonte per l’articolo su Packaging Digest

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