Per una startup produrre una pubblicità video è uno dei modi più audaci di annunciare la propria presenza ad un ampio pubblico: in non più di un paio di minuti, uno spot intelligentemente creato può spiegare di che cosa si occupa la propria azienda e galvanizzare gli spettatori in un modo che la pubblicità statica non può fare.
Filmati su YouTube possono venir prodotti e trasmessi a un costo minore rispetto agli spot pubblicitari in TV, e non c’è bisogno che sottostiano alle stesse restrizioni di tempo. Riuscire ad essere in sintonia con gli spettatori nel modo giusto, facendoli ridere, appellandosi alle loro emozioni, o incitandoli all’azione, rende il video in grado di generare un’immediata consapevolezza del brand e molti nuovi clienti.
Il rovescio della medaglia è il potenziale imbarazzo e danno al proprio marchio che si possono causare con una pubblicità non creata a dovere. Toccare il tasto sbagliato può essere devastante quando il pubblico può esprimere facilmente la propria disapprovazione nella sezione dei commenti di YouTube e condividendo il video incriminato sui social media.
Ascoltiamo, quindi, i consigli di Adam Lisagor, il maggiore direttore di pubblicità video per le startup nella Silicon Valley: la sua azienda Sandwich Video ha prodotto circa 140 video per clienti come Square, Flipboard e Airbnb. la sua recente pubblicità per Coin, una compagnia che produce delle tessere per pagamenti universali, ha raggiunto quasi 8 milioni di visualizzazioni su YouTube.
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La lunghezza è flessibile: fatela comunque breve.
A differenza delle pubblicità su altre piattaforme, gli spot video online forniscono una certa libertà nel raccontare la storia della propria azienda o prodotto più profondamene. “Gli esseri umani ricevono e mantengono informazioni ad una certa velocità e in un determinato ordine lineare, ” afferma Lisagor. “Quindi il più lungo formato Web ci fornisce lo spazio per ricevere nuove informazioni senza che ci sia gettato in faccia”. Egli raccomanda di mantenere la lunghezza dei video tra i 90 ed i 120 secondi: se il prodotto è relativamente chiaro e semplice, un minuto o anche meno può essere sufficiente. E’ necessario essere attenti a non approfittare troppo dell’assenza di limitazioni temporali: “Se si ha l’attenzione dello spettatore, non sprecatela, è la cosa più preziosa.”.
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Se non siete divertenti, non fate video spiritosi.
Molti video diventano virali grazie ad una battuta furba e ben posizionata: è quindi allettante cercare di creare un concetto scherzoso per il proprio spot o almeno di infilarci dello humor. Questa può essere una strategia vincente, oppure completamente disastrosa. “Se essere divertente ti viene naturale, allora racconta una storia spiritosa”, consiglia Lisagor. “Se non lo siete, allora cercare di farne una per forza è un grave errore.”
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Usate un linguaggio chiaro.
Anche se il linguaggio tecnico del proprio prodotto vi può essere chiaro, gli spettatori possono rimanere confusi e snobbati. “Gli addetti al marketing fanno spesso l’errore di usare un gergo tecnico e dei neologismi come scorciatoie per descrivere la qualità,” afferma Lisagor, citando un esempio: “soluzioni globali”, un termine che ogni tipo di azienda sostiene di fornire ai clienti, senza specificare che cosa sia. Nel video è inoltre opportuno spiegare gli acronimi, o si accozzaglieranno insieme in una baraonda.
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Fate immaginare agli spettatori di usare i vostri prodotti.
“Se si riesce a fare in modo che chi guarda il video immagini di usare il prodotto e di avere una reazione positiva, è più facile che finiscano per comprarlo,” afferma Lisagor. Non solo questo implica un’attenta sincronia di immagini e linguaggio, richiede inoltre che si ammetta la portata dei benefici del proprio prodotto. “Se si cerca di fare in modo che la risposta ad un prodotto sembri più grandiosa o che abbia un impatto maggiore di ciò che la gente intuisce sia in realtà, questo avrà un effetto contrario sul proprio marchio: alla gente non piace che si menta.”.
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Comprendete i limiti di ciò che un video può fare.
Come un buon film ha bisogno di un cast ottimo e di una solida sceneggiatura, l’efficacia di una pubblicità video si basa alla fine sulla qualità del prodotto. “L’errore più grande che si può commettere facendo un video è di presumere che un video possa rispondere a delle domande che il prodotto non possa rispondere da solo,” afferma Lisagor. Si cerchi quindi di produrre il video più intelligente possibile, ma non ci si aspetti di avere successo basandosi solamente su qualità alte di produzione. Se la pubblicità video non diventa virale e non viene condivisa migliaia di volte, il problema può non essere la pubblicità stessa, il marchio che rappresenta.
Volete saperne di più su come attuare una pubblicità video? Contattateci!!